La Psicoterapia con gli Adolescenti

L’adolescenza è una complessa fase della crescita in cui le emozioni sperimentate dagli adolescenti stessi, ma anche dai genitori, sono molteplici e spesso molto intense. I ragazzi sono infatti impegnati nell’affrontare grandi cambiamenti che possono minare il loro benessere ed il benessere famigliare.

 

Oltre alle trasformazioni fisiche, sessuali, cognitive e psicologiche i ragazzi devono sostenere anche gli impegni sociali che riguardano l’indipendenza, i rapporti con i compagni e l’altro sesso, la relazione con le figure adulte, la formazione scolastica e professionale.

 

La Dott.ssa Roberta Castelnuovo, psicologa del Centro APPE, si occupa della terapia e del supporto psicologico degli adolescenti, offrendo un percorso integrato che coinvolge con uno spazio personale il minore e con colloqui periodici la famiglia.

 

Quando chiedere aiuto allo psicologo?

Di fronte alle delicate trasformazioni fisiche e psichiche è possibile che i genitori si sentano privi di strumenti a supporto del ragazzo che manifesta segnali di una “crisi” e di un “blocco” nell’affrontare le sfide di crescita adolescenziali. Crisi di pianto, sintomi ansiosi, eccessiva aggressività, profonda tristezza, comportamenti di ritiro sociale e chiusura emotiva sono alcuni dei segnali che indicano una sofferenza che merita di essere portata all’attenzione dello psicologo. Attraverso il consulto psicologico è possibile comprendere ciò che sta accadendo nella mente adolescente e stabilire un eventuale progetto di intervento a supporto del ragazzo e dei genitori.

Quale ruolo per i genitori?

I genitori possono trovarsi “spaesati” di fronte al nuovo panorama adolescenziale del figlio e faticare a comprendere le ragioni che governano alcuni comportamenti ed il significato affettivo che muove gli agiti o determina il malessere.

Affrontare l’adolescenza è un compito famigliare comune che impegna insieme padre, madre e figlio. I genitori sono chiamati ad affiancarsi al figlio adolescente rivolgendo a lui uno sguardo attento e consapevole delle complessità che sta affrontando. I ragazzi hanno bisogno di adulti autorevoli che si pongano come un riferimento a sostegno dello sviluppo dell’identità e li aiutino a definire un progetto futuro. Mamma e papà con le parole e la vicinanza affettiva, possono sostenere la tolleranza di delusioni e fallimenti che immancabilmente si verificano in questa fase della crescita, arginando così il senso di vergogna e fallimento da cui i ragazzi più fragili rischiano di essere travolti. Lo psicologo attraverso colloqui periodici, nel rispetto della privacy dei contenuti della terapia dell’adolescente, offre ai genitori uno spazio dedicato a loro, dove poter portare tutte le fatiche incontrate e trovare soluzioni insieme per promuovere il benessere del minore.


Una tra le emozioni maggiormente complesse in adolescenza è la vergogna.

Come si presenta?

È la trasformazione corporea il segnale evidente dell’avvio della fase di crescita adolescenziale. Gli adolescenti abitano un corpo nuovo, quello puberale, che mostra nuove forme che i ragazzi esibiscono o nascondono. Il corpo si è arricchito di nuove funzioni che devono essere scoperte, è un corpo capace di generare e che parla di desiderio sessuale, un corpo che da un lato incuriosisce e dall’altro spaventa. È un corpo che deve essere conosciuto ed accettato perché, come spesso accade, è differente dal corpo ideale che l’adolescente vorrebbe avere. È un corpo turbato dalle emozioni: quelle piacevoli e quelle più difficili da gestire come rabbia, paura, tristezza e vergogna. È quest’ultima l’emozione che appare predominante nel determinare il disagio dei ragazzi nella società contemporanea: nel confronto con amici e compagni accade spesso che i giovani non si sentano all’altezza quanto a bellezza, capacità sociali, popolarità, riuscita scolastica e temono il rifiuto. In adolescenza la vergogna è l’emozione attorno a cui spesso gravitano rabbia, tristezza e paura che possono manifestarsi in maniera a volte violenta attraverso parole e gesti: rabbia che crea distanze, tristezza legata al senso di inadeguatezza e alla solitudine e paura di affrontare le relazioni sociali ed il contesto scolastico.

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